martedì

CASTRONERIE VARIE

Di Antonella Randazzo


Nel nostro paese esistono diversi personaggi che si ergono a denunciare gli aspetti più paradossali della nostra politica. Queste persone appaiono oneste e autorevoli, ma analizzando meglio i contenuti delle loro argomentazioni emerge che accanto a molte cose vere, ci sono anche contenuti mistificati, non detti o travisati. L’effetto è quello di far apparire il nostro paese peggiore di ciò che è, come se la classe politica rispecchiasse i cittadini. Inoltre, questi personaggi, facendo leva sulle naturali tendenze esterofile degli italiani, tendono a far apparire paesi stranieri, come gli Stati Uniti o altri paesi europei, come esempi da seguire.
Ad esempio, Marco Travaglio nella “Lezione di legalità dall’Albania” su Passaparola
( vedi http://www.youtube.com/watch?v=2sNxqXJZZYs&eurl=http://www.mentereale.com/)
denuncia le leggi inique e altre assurdità del governo italiano, ma non fa luce su tutta la verità circa la situazione del sistema.
Dice Travaglio:
"Furio Colombo ieri scriveva: ‘Nella campagna elettorale degli Stati Uniti, espressioni come ‘guerra fra politica e giustizia’ insomma le stupidaggini che scrivono i Panebianco, i Sergio Romano, gli Ostellino, i Galli Della Loggia, i Pierluigi Battisti, il plotone anti toghe del "Corriere della Sera" sono intraducibili. Sul "New York Times" non si riuscirebbe nemmeno a tradurli in lingua inglese. Infatti i due candidati dei grandi partiti americani che si fronteggiano alle elezioni non hanno alcuna posizione sulla giustizia salvo le garanzie e i diritti umani e civili di tutti i cittadini. Non l’hanno e non devono averla perché tutto è già stabilito dalla Costituzione Americana, e inoltre perché i candidati delle elezioni sono in corsa per ottenere il potere esecutivo, non il potere giudiziario. Quando il presidente e la signora Clinton sono finiti sotto inchiesta per bancarotta – su una piccola proprietà dell’Arkanso gestita insieme con soci infidi – l’America non si è fermata un istante. Non c’è stato alcun convegno… Il presidente… si è ben guardato dal denunciare persecuzioni. Eppure il procuratore che lo aveva convocato era Kenneth Starr, un esponente del partito repubblicano a lui avverso. Quando i Clinton sono poi stati assolti nessuno ha parlato di teorema svuotato come una bolla di sapone – come dice il portavoce di Berluscon Bonaiuti, a proposito dei processi di Berlusconi. Hanno semplicemente detto – i Clinton – ‘è finita bene’. Hanno ricominciato e sono stati sottoposti ad altre sette inchieste.”
Allora io e tre colleghi, Pino Corrias, Peter Gomez e Marco Lillo, abbiamo preparato questo libretto che esce oggi e si chiama “Bavaglio”… Ci siamo andati a studiare i sistemi stranieri perché quello che sta succedendo in Italia è talmente grave da richiedere un surplus di menzogna rispetto a quelle che ci vengono somministrate quotidianamente. Quindi ci stanno martellando sul fatto che in tutto il mondo c’è l’emergenza della guerra della magistratura contro la politica e all’estero i politici si mettono al riparo perché in tutto il mondo – ci dicono – ci sono il Lodo Alfano, il Lodo Schifani, … non c'è paese al mondo che conosca sistema d’immunità che ci stanno per regalare a rate prima per le quattro cariche – per le faccende urgenti – poi per tutti gli altri parlamentari come si vuole prevedere per la ripresa autunnale.
Cominciamo a vedere alcuni flash tratti dal libro. Il Parlamento Europeo dovrebbe essere il nostro punto di riferimento: al Parlamento europeo c’è una norma approvata l’anno scorso, una brutta norma che prevede che il Parlamento possa chiedere di sospendere qualche procedimento a carico di un europarlamentare. Questo non significa però che i processi ai parlamentari si bloccano autonomamente: deve intervenire il Parlamento per bloccarne uno. E quando lo può bloccare? Lo può bloccare, spiega il socialista tedesco Rothley che ha fatto da relatore a questa norma, quando ci siano dietro l’indagine sul parlamentare, azioni repressive arbitrarie e ostacoli frapposti dal potere esecutivo sul libero esercizio del mandato elettivo. Cosa vuol dire? Che se c’è una magistratura collegata al governo che vuol perseguitare un oppositore, allora il Parlamento europeo lo deve proteggere. Questo per quali paesi vale? Vale per quei paesi in cui la magistratura è il braccio operativo del governo, le procure sono dipendenti dal ministro della giustizia e quindi può capitare che qualche giudice particolarmente servile e zelante voglia addirittura colpire qualcuno soltanto perché si oppone al governo a cui è legato e nel quale vuole, magari, fare carriera.
Non è il nostro caso perché noi siamo l’unico paese al mondo che può vantare… una magistratura che non è collegata al governo. Tant’è che qui sono spessissimo membri del governo che chiedono protezione contro le indagini fatte dalla magistratura. Quindi accusano la magistratura di essere troppo indipendente dal governo, il sogno di tutti gli altri paesi democratici. L’immunità eiropea col sistema italiano non c’entra e mai può capitare che il governo usi un magistrato per colpire un oppositore… In Franci il parlamentare è un cittadino come un altro… L’unico tutelato è il Capo dello Stato… il che ha consentito a Chirac di non avere il processo durante la sua presidenza, ma appena uscito. Infatti è sotto processo, tra l’altro per una sciocchezzuola, per aver fatto assumere, quando era sindaco di Parigi alcuni impiegati che in realtà erano attivisti del suo partito. In pratica li pagava il comune ma lavoravano per il partito. Una cosa che accade in Italia comunemente… Vorrei concludere con un paese che sta diventando un faro di legalità e di eguaglianza dal quale prima o poi dovremo prendere anche noi: l’Albania. Nella Costituzione albanese… all’articolo 72 si legge: “Il mandato del deputato termina o è invalido…” e c’è una serie di casi in cui il parlamentare decade dal suo mandato. A, B, C, D, E, assenze, indennità varie, conflitti di interesse – ci sono persino i conflitti di interesse puniti in Albania! – e alla lettera F si dice che il deputato decade… speriamo che gli albanesi vengano presto a civilizzarci”.

Ma di quale paese parlano i vari Furio Colombo e Marco Travaglio?
Forse dovrebbero fare un ripassino di Storia per tener conto che il nostro paese è di fatto una colonia statunitense, occupato militarmente ed economicamente, e che le autorità occidentali (europee o statunitensi) non possono dare alcuna lezione di civiltà né agli italiani né ad altri. I genocidi commessi da queste persone presentate da Colombo come “a modo”, non si contano.
Si utilizza il pretesto delle leggi inique proposte da questo governo per esaltare un’improbabile “civiltà” degli ex presidenti statunitensi e si citano da esempio paesi come l’Albania.
Va benissimo l’ironia di Travaglio, ma, attenzione, dire che alcuni fenomeni iniqui e illegali siano “sciocchezzuole” soltanto perché il sistema attuale ci costringe a subirli è una cosa moralmente gravissima. La corruzione, il conflitto di interessi, il clientelismo, l’assumere personale di partito e farlo pagare ai cittadini sono fenomeni assai gravi, e non bisogna minimizzarli. Da ciò possono derivare altri fenomeni, come le persecuzioni ai lavoratori statali per costringerli al prepensionamento per assumere personale di “partito”, oppure la creazione di società pseudo-statali per poter assumere personale che lavora per il gruppo politico.
Questi fenomeni, caro Travaglio, non vanno banalizzati soltanto perché il sistema attuale, basato proprio sulla corruzione e sulla mafia, li vuole spacciare come “normali” o inevitabili.
Personaggi come Travaglio e Colombo denunciano la corruzione di Berlusconi ma tendono a giustificare altri fenomeni altrettanto gravi per far ingoiare il “rospo” ai cittadini italiani. I loro argomenti tendono a far apparire l’Italia come il paese peggiore del mondo, e addirittura prendono a baluardo paesi come gli Stati Uniti e l’Albania.
Ricordiamo che il presidente Clinton, mostrato tanto pacato e rispettoso della giustizia, è un criminale contro l’umanità, come tutti i presidenti statunitensi e molte autorità europee. Egli approvò nel 1996, la "deregulation", una legge che rese possibile grandi concentrazioni di proprietà nel settore delle comunicazioni, rendendo impossibile una vera democrazia, dato che oramai le stesse persone controllavano un numero enorme di mass media. Ad esempio, la Clear Channel Communications è diventata la più grande proprietaria di stazioni radio degli Usa. Gestisce ben 1.233 emittenti che trasmettono nei 50 Stati del paese, ed è seguita da più di 100 milioni di americani. La Clear Channel Communications è un'enorme piattaforma propagandistica a favore del governo americano. Trasmette moltissimi programmi patriottici a favore della guerra in Iraq e a favore delle politiche degli ultraconservatori.
Clinton, come altri presidenti statunitensi, ha dato prova molte volte di essere contrario alla democrazia e favorevole a sistemi dittatoriali. Ad esempio, egli creò uno stretto rapporto con l’allora presidente russo Boris Eltsin, a tal punto che i due ormai agivano in perfetta armonia. Le scelte dittatoriali di Eltsin erano non soltanto approvate dagli Usa, ma auspicate e suggerite. E quando Eltsin decise di utilizzare le maniere forti per rafforzare il suo potere, i potenti di Washington lo appoggiarono decisamente. Il 3 ottobre del 1993 il Parlamento russo venne preso a cannonate, a significare che una "nuova era" stava sorgendo nel paese. Un'era di prepotenze, di saccheggi, di corruzione e di grave impoverimento per il popolo. Secondo stime in difetto, i morti del bombardamento del Parlamento furono almeno un centinaio.
Nel 1994, Clinton impedì che l'Onu mandasse le forze di pace per contrastare il genocidio in Rwanda. Il giornalista David Corn scrisse:
“Bill Clinton e la sua amministrazione hanno reso possibile il genocidio di 500.000/800.000 ruandesi nel 1994. Negando ogni responsabilità e senza un briciolo di vergogna, l'amministrazione Clinton si è rifiutata di muovere un dito per evitare il genocidio in Ruanda”.(1)

Inoltre, egli, il 20 agosto del 1998 fece bombardare la parte Nord-est dell'Afghanistan, dicendo che lì c'erano i campi di addestramento di Osama Bin Laden. Ma le vittime, 21 morti e trenta feriti, erano tutte afghane e pachistane.
Nel 2000, Clinton chiese l'inasprimento delle sanzioni contro l’Afghanistan, in vista di una futura nuova invasione. Le sanzioni furono confermate da Bush junior, nel gennaio del 2001, e provocarono la morte di centinaia di persone, soprattutto vecchi e bambini.
Questi e altri crimini di cui Clinton è responsabile sono ormai tristemente noti, ma sembra che né Colombo né Travaglio ne abbiano notizia, dato che parlano di Clinton e del sistema statunitense come di un esempio per noi tutti.
Denunciare la corruzione imperante oggi in Italia senza rivelare chi sono coloro che garantiscono e proteggono tale sistema, anzi, addirittura elevare queste stesse persone ad esempio, è ripugnante. Specie se questi giornalisti italiani suscitano fiducia e hanno ampio spazio mediatico, al contrario di quelli che la verità la dicono per intero.

Il sistema giudiziario statunitense è assai diverso rispetto a quello italiano, e molto più sottomesso al sistema. Le persecuzioni giudiziarie subite da Clinton derivavano da personaggi del sistema stesso, con l’obiettivo di limitare l’operato del presidente, specie negli anni in cui egli aveva come consigliere l’economista Joseph Stigliz, che cercò di attuare una politica più favorevole ad un vero sviluppo economico, naturalmente avversata dagli altri. Non si trattava dunque di giudici veramente indipendenti dal sistema, che avevano l’intento di fare il proprio dovere, ma di uso strumentale della giustizia, molto comune negli Stati Uniti, anche se i vari Colombo sembrano non accorgersene.

In Italia abbiamo vari casi di giudici davvero indipendenti, come la Forleo e De Magistris, che fanno paura alle autorità statunitensi perché tendono a rivelare ciò che il sistema è alla radice, ovvero le tecniche di corruzione, massoniche e mafiose.
Dunque, la magistratura è diventata un problema per i politici italiani non già soltanto per esigenze di Berlusconi, ma per la protezione dell’intero apparato di potere, e tale situazione non è da considerare avulsa rispetto alla morsa del potere statunitense, che non ci lascia mai, ed è alla base del fenomeno massonico e di quello mafioso.
E’ ovvio che dietro ogni corrotto c’è un corruttore. E se la nostra attuale classe politica è corrotta significa che qualcuno con un notevole potere finanziario, economico e mediatico ha scelto di imporre tale sistema controllando dall’alto i partiti e decidendo le candidature politiche. Questo è ovvio, eppure i vari Travaglio e Colombo non lo notano, e si prodigano a criticare l’operato del governo senza scoperchiare gli altarini alle autorità statunitensi. Anzi, curandosi di far apparire queste ultime di gran lunga migliori di ciò che sono.
Occorre ricordare a Travaglio, brevemente, che anche la nostra Costituzione ha conservato una certa qualità, e che l’Albania, negli ultimi decenni è un paese devastato dalla mafia e dalla corruzione.
Prendere ad esempio l’Albania soltanto perché un articolo della loro costituzione è ben fatto significa dare uno schiaffo morale al popolo albanese (oltre che a quello italiano), che negli ultimi anni più volte ha protestato contro la miseria e il potere mafioso, che rendono questo paese oggi assai simile al nostro Sud.
L’Albania è uno dei paesi in cui maggiormente i vertici politici sono corrotti e si ergono a proteggere la mafia (come le nostre autorità).
Specie dal 1991, i traffici illeciti sono lievitati e la corruzione ha dilagato. L’idea del guadagno facile ha creato una realtà di corruzione e altri crimini. Le autorità occidentali, proteggendo traffici mafiosi e cercando possibilità di sfruttamento di risorse e persone, hanno rafforzato tale sistema, scatenando le proteste del popolo. Nel 2000, in una statistica fatta da Transparency International sulla percezione che i cittadini hanno del grado di corruzione nel paese, l'Albania era all'84° posto fra 99 paesi.
In Albania, le accuse di corruzione hanno riguardato quasi tutti i personaggi politici più importanti, compreso il presidente. Le condanne sono state pochissime, e molti personaggi sono rimasti al loro posto. Per questo motivo i cittadini albanesi hanno alimentato sfiducia nel sistema giudiziario. In realtà c’è stata, nel periodo 1994-95, un’”epurazione” con cui il governo Berisha si sbarazzò dei magistrati più indipendenti, accusandoli di essere “oppositori” e sostituendoli con giovani laureati disposti a sottomettersi al governo. Ciò produsse l'effetto di rendere il sistema giudiziario albanese inefficiente e facilmente manipolabile dal governo.
Ma questo Travaglio sembra non saperlo, e ci vuole far credere che un paese con tali caratteristiche possa costituire un esempio per noi, che invece qualche magistrato onesto ancora lo abbiamo.

Travaglio e Colombo, essendo persone molto conosciute e considerate autorevoli hanno una notevole responsabilità nell’informare gli italiani su ciò che succede in Italia e nel mondo. Dare un’informazione parziale, per non toccare chi il sistema lo ha creato e lo rafforza a suon di bombe, di corruzione, di mafia e di saccheggi, è gravemente immorale.
Chi non denuncia l’intero sistema, è complice di coloro che torturano e uccidono civili inermi per conservare il potere.
Far credere che i presidenti americani possano costituire un esempio e non raccontare la verità sul nostro paese e sui paesi esteri, rimanendo a denunciare soltanto le leggi inique che sono la punta dell’icesberg del sistema, significa fare male il proprio lavoro di scrittore e giornalista.
La verità prima o poi viene a galla, ma si ricorda che dovrebbero dirla (tutta) coloro che hanno ruoli mediatici, e non i piccoli blogger su Internet.



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NOTE

1) Censored 2000, cit. Graziano Walter, “Hitler ha vinto la guerra”, Arcana, Roma 2005, p. 124.

52 commenti:

Etelina ha detto...

Ciao Antonella, sono pienamente d'accordo con te nel senso che da tempo ho notato il modo in cui i giornalisti che citi esaltano il sistema mediatico americano (ma non solo) notoriamente uno dei più controllati al mondo (Chomsky docet).
Il fatto poi di trattare l'Italia come un qualcosa di staccato da indubbie influenze internazionali e il cui unico problema sembra Berlusconi mi porta a chiedere: chi potrebbe stare dietro Travaglio e company? I soliti americani? Ma se ne siamo i più fedeli alleati? Perché è in atto una vera e propria campagna mediatica contro l'immagine italiana? Vivo da più di un anno e mezzo a Londra quindi so di cosa sto parlando: si spazia dalla mozzarella al gusto di spazzatura ai nostri attuali governanti e ai rigurgiti neofascisti che si stanno portando dietro, solo per fare qualche esempio.
Grazie e complimenti per l'indipendenza di pensiero!
E

Antonella Randazzo ha detto...

Sono personaggi figli del sistema, per questo hanno notorietà e guadagni.
Il problema è che mentre alcuni giornalisti (come Teodori o Ferrara) sono più facilmente identificabili come tali, questi sono più efficaci e più difficili da smascherare perchè dicono molte verità e si propongono come fossero dalla parte del popolo.
Ad esempio, Travaglio punta molto sullo spirito dell'italiano che tende sempre ad autocommiserarsi come fosse il peggiore. Naturalmente non è vero che il nostro paese sia l'unico che ha una classe dirigente corrotta che approva leggi inique, ma lui cerca di farlo credere. Cerca di far credere che gli Stati Uniti siano migliori, mentre come tu osservi c'è una notevole bibliografia che dimostra il contrario.
La verità è che più un paese è sottomesso agli stegocrati anglo-americani e più deve subire corruzione, mafia, massoneria e tutto il resto. Chiunque guardi con onestà le cose si accorge che è così, e invece questi giornalisti da un lato ci vogliono inculcare che dietro la "casta" non ci siano persone ben precise, e dall'altro denigrano il nostro paese come se tutti gli altri avessero autorità oneste e democratiche. E' un sottile inganno, perché perpetrato attraverso la denuncia di reali iniquità.

Ulisse ha detto...

Mi è saltato all'occhio anche a me il paragone di Travaglio sugli USA, ne fa spesso, una frase che cita spesso è "il giornalismo Usa è il cane da guardia della politica" :))
Come se non sapessimo che il controllo delle Tv statunitensi e dei giornali è concentrato nelle mani di poche corporations, la ABC fu assorbita dalla Cities communications il cui direttore, Roosa, era anche dirigente della Browns-Harriman s.p.a.(nata da membri della Skull and bones), la stessa Brown-Harriman controlla CBS, ma se andiamo a ritroso troviamo rapporti con i principali gruppi finanziari bancari e con membri dei principali gruppi di potere sconosciuti alla maggior parte delle persone, Commissione Trilaterale, CFR ecc..
Come potevano essere attuati e digeriti dalla popolazione gli attentati dell'11/9/2001 senza una adeguata copertura mediatica?

Attenzione a Chomsky
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1784
non è esente dall'essere un guardiano della soglia a stelle e strisce, per dirla alla matrix (film) vi fanno credere di darvi la pillola rossa ma ingoiate quella blu.

Ulisse ha detto...

un libro da leggere
http://paolofranceschetti.blogspot.com/2008/07/il-ritorno-del-principe.html

Alberto ha detto...

Cara Antonella,
già dal titolo questo articolo sprizza indignazione e polemica, della serie “quando ce vo’ ce vo’”.
E’ capitato anche a me commentando (su byoblu) la negazione del referendum popolare sul trattato di Lisbona, comunemente inteso come Costituzione Europea. Una vergogna storica nascosta dai media, recentemente esacerbata dalle esternazioni di Napolitano sulla necessità di far presto dopo il no dell’Irlanda, proprio mentre la crisi provocata dal sistema centralizzato delle banche ci immiserisce oltre il sopportabile, consegnandoci alla corruzione e al disfacimento totale.
Quando le cose sono chiarissime e l’imbroglio gravissimo la coscienza grida vendetta, sacrosanta!
Poi però il tempo passa, il più delle volte non succede niente, latita la comprensione profonda, condivisa, allargata, amplificata, generalizzata, e così il proprio stato d’animo recupera penosamente una più serena contemplazione degli eventi da un equilibrio interiore rinnovato, ma con l’amaro in bocca.
Mi son sempre chiesto come l’incazzatura rientri nella logica della non-violenza, della mitezza di cuore, della tolleranza e dell’amore nonostante tutto, che credo sia la nostra logica, o almeno sia riconosciuta come destino proprio di ogni spirito libero e giusto.
In forma ancor più radicale cosa fare, come comportarsi quando una realtà esterna invade il nostro mondo con evidenti scopi distruttivi, senza mostrare il benché minimo rispetto, per puro scopo predatorio. Insomma come essere più forti della violenza cieca, come non soccombere, senza degradarsi cedendo alla tentazione di reagire sullo stesso piano.
Sono andato un po’ in là, ogni riferimento diventa casuale, più che altro un’associazione di pensieri. Ma questo problema esiste ed è pesante, diffuso a più livelli, opprimente. Quando la ragione sembra soccombere a tutto il resto noi non sappiamo più cosa fare. Le nostre migliori pulsioni non riescono a concretizzarsi in risultati apprezzabili. Il tritacarne del consumismo infine digerisce tutto, indistintamente, ristabilendo il blob di fondo. Non è necessariamente sempre così, lo sappiamo e lottiamo per questo, senza disperare. Ma che fatica!
Tornando a Travaglio, la sua posizione dichiarata già da anni (ispirata a Montanelli) è di guerra alla falsa-destra egemone, alla mala-politica in generale, che impediscono il normale svolgersi del confronto sociale tra le forze sane, che pure sopravvivono. E’ una tesi come un’altra, buona per giustificare una propria guerra, dove non contano i mezzi ma i fini. Quello che si dice essere di parte. Ultimamente poi notorietà e successo, alleanze e compromessi, peggiorano sicuramente il quadro di fondo, inquinano ulteriormente lo stile, in un mestiere che diventa sempre più tale.
Non so fino a che punto quest’interpretazione sia quella giusta. Se lo è spiega molto dell’atteggiamento del personaggio e dei suoi limiti, per comprendere pur senza giustificare.
Sarà un caso, ma i pochi che oggi mi ispirano una qualche speranza di rinascita sono quei personaggi che si sono liberati dal vincolo cieco delle loro scelte originarie (Fernando Rossi, forse Giulietto Chiesa), ma per fare un salto di qualità morale, non certo per abbracciare scelte anche peggiori, guarda caso funzionali al tornaconto personale (Ferrara e mille altri). Certo che tra guardie e ladri della fiducia, in questo sistema non c’è alcuna traccia di par condicio.
Alberto

Paolo Franceschetti ha detto...

Cara Antonella-
I giornalisti di cui parli non dicono tutta la verità, semplicemente perchè non possono dirla.

Dici giustamente che le leggi inique sono solo la punta dell'iceberg del sistema. Giusto, secondo me.
Nomini poi spesso la massoneria (il tuo Dittature le storia occulta è stato fondamentale per me per capire alcune cose).

Ora non so se sai che la massoneria più potente non è quella del GOI, della loggia regolare, ecc...
Le società segrete più potenti sono quelle rosacrociane, cui appartengono tutti i politici di spicco, di destra o di sinistra, i giornalisti più importanti, tutti i direttori di giornali, e altri ancora.

Quando mi chiedono di dare le prove di ciò rispondo una cosa molto semplice.
Che una volta che si conoscono i simboli e le firme rosacrociane, si spiegano molte cose.

Occorre tenere presente che la firma dei Rosa Croce sta nelle iniziali RC o CR (che sono le iniziali del fondatore, Crstian Rosenkruz). Oppure in una rosa rossa. O nella sigla RR (che sta per Rosa Rossa).
E occorre tenere presente che il colore dei Rosa Croce è il verde.

Quindi ecco che si spiega il nome Rifondazione Comunista, e alle recenti elezioni il terribile "Cosa Rossa".

Si spiegano i titoli dei libri scritti su Veltroni (Veltroni il cavaliere Rosa, di Angelo Quattrocchi; e poi un altro "Veltroni il piccolo principe", facendo allusione alla Rosa Rossa di cui Antoin de Saint Exupery parla nel suo libro famoso),

Si spiega poi perchè Cesare Salvi scrive "La Rosa Rossa il futuro della sinistra".

Si spiega la Rosa Rossa nel simbolo Rosa nel Pugno, nel simbolo dei socialisti, e in altri partiti.

Si spiega perchè la Rosa Rossa ha firmato i delitti più efferrati di questi ultimi decenni in Italia, come quelli del mostro di Firenze, ma in TV non la sentirete mai nominare.
Vedrete solo, ogni tanto, fugacemente, passare una Rosa Rossa durante i principali servizi dei telegiornali. Chi è stato attento ha visto questa Rosa comparire nelle vicende della Tyssen Krupp, o nella morte di quei sei operai in Sicilia.

E si si tiene presente che il fine principale della Rosa Rossa è il potere bancario, e politico, ecco che vi spiegherete come mai giornalisti più di sinistra, i politici più critici (a parole) con questo governo, non parleranno mai di banche, della privatizzazione della Banca d'Italia e di altri argomenti così.

L'importante è che ci scanniamo sul lodo Alfano. Che come dici tu, Antonella, è una legge ingiusta, ma solo la punta di iceberg; ma i giornalisti che tu hai nominato non sveleranno mai cosa c'è sotto la punta.

Si spiega poi perchè la sinistra ha fatto questa campagna elettorale vergognosa e ha governato così male. Nulla di meglio, per poter consegnare l'Italia alla Destra, almeno per due legislature.

cugino ha detto...

mi spiace per una volta non essere daccordo con te (ti ho messa sul mio blog controinformoperdiletto.blogspot.com tra i siti che "controinformano davvero): a me pare che Marco Travaglio su Usa e Albania la pensi più o meno come te (e me), e che i suoi riferimenti siano stati un espediente retorico.

Antonella Randazzo ha detto...

Per coloro che vogliono capire meglio il personaggio Travaglio consiglio di guardare questi video:


http://it.youtube.com/watch?v=Lcc1gmrXD94&feature=related

http://it.youtube.com/watch?v=gvW5wDsWCBc&feature=related


http://it.youtube.com/watch?v=7KO-NdwjUjw&feature=related


http://it.youtube.com/watch?v=OZXGa82Jdhw&feature=related


http://it.youtube.com/watch?v=913EbjrXgsE&feature=related


Potete anche leggere:
http://freenfo.blogspot.com/2008/06/travaglio-scie-chimiche-e-signoraggio.html

http://www.indicius.it/11_settembre/11_settembre_chomsky_travaglio.htm

http://www.mentereale.com/index.php/News/Articoli/LETTERA-APERTA-A-MARCO-TRAVAGLIO.html

http://www.roseto.com/forum2/viewtopic.php?f=2&t=9189

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080717160658AAITHsy


http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080717160658AAITHsy


Risposta a Paolo Franceschetti: Mi trovi d’accordo con la tua sagace analisi. Sono felice che il mio libro ti sia stato utile.
Colgo l’occasione per complimentarmi per il tuo blog (che leggo spesso) e per il tuo libro, di cui ho letto la recensione e che leggerò di sicuro.

Cinzia ha detto...

Finalmente qualcuno gliele canta e suona all'intoccabile Travaglio.
Grazie Antonella.
Io è ormai un po' di tempo che ascoltandolo con molto più senso critico, mi accorgo di quanto sia spesso retorico e strumentale nelle sue argomentazioni. Laddove poi la retorica si va a con-fondere con la satira il confine che determina la vera comprensione ed utilità del messaggio diventa davvero difficile da stabilire.
La mia impressione è quella di riconoscere delle caratteritiche comuni a molti di questi personaggi facenti parte della casta contro la casta e che decisamente travalicano la politica e le idee, ma si muovono quasi esclusivamente sul piano psichico. Il potere è una patologia dell'io e può soddisfare le proprie nevrotiche esigenze in vari modi e a vari livelli: visibilità, riconoscimento, carisma, fino ad arrivare al delirio d'onnipotenza, nascondendosi dietro i presupposti più stimabili e le battaglie più nobili.
Sono però convinta che chi realmente lotta al tuo fianco lo si possa riconoscere dal fatto che non si metterà mai alla testa e condividerà sempre non solo le conoscenze ma anche gli strumenti per arrivare ad esse.
La disponibilità al dialogo, al confronto e alla critica ad esempio sono un buon (anche se non unico) metro di giudizio che ci permette di valutare la effettiva sincerità d'intenti. Quella di persone come Travaglio (Grillo, Gabanelli, Colombo...) invece mi sembra una natura per niente incline a queste pratiche.
Però la gente ha un bisogno estremo di omologarsi e di senrtisi unita in questa omologazione. Provate a dare un'occhiata a cosa è accaduto sul blog di Travaglio, Gomez, Corrias nel momento in cui quest'ultimo ha pubblicato un discutibile articoletto su Fanity fair (pensate!) e lo ha riportato nel blog. Divertitevi (si fa per dire) un po' a vedere le dinamiche di gruppo, di appartenenza sia dei blogger che dei curatori del blog, compresa la risposta di Travaglio.
Ognuno difende il suo gruppo di appartenenza, sembra di essere in una giungla... biologicamente sana, intellettualmente un po' meno!

Fuori tema, ma non troppo, volevo informare Antonella del fatto che si sta parlando di te, o meglio del tuo articolo "La protesta di ieri e di oggi", su Reset Italia a questo link
http://www.reset-italia.net/2008/07/22/dallarticolo-di-antonella-randazzo/
...se non lo sapevi.

Antonella Randazzo ha detto...

Quello che posso aggiungere per coloro che ancora credono che i personaggi di cui parlo nell'articolo siano in buona fede è questo:
c'è un modo molto semplice per riconoscere quelli che si comportano come se non appoggiassero il sistema e invece ne fanno parte (e ricevono per questo lauti guadagni), ossia, queste persone non parlano e non parleranno mai approfonditamente dei veri argomenti che smascherano il sistema e lo svelano per quello che è veramente. Questi argomenti sono:
Signoraggio
11 settembre
Scie chimiche
Crimini delle autorità statunitensi
La vera natura dello Stato d'Israele
Colonialismo statunitense
Terrorismo Occidentale
Persecuzione dei dissidenti.

Se analizzate la realtà vi accorgerete che tutti i personaggi che hanno rilievo mediatico non vi spiegano con sincerità questi temi.
Quelli che invece la verità ve la dicono tutta non sono (e non lo diventano) personaggi che appaiono nei mass media.
L'ho detto spesso nei miei articoli: che vi dice la verità ed è davvero dalla vostra parte perché fa parte del popolo, o della gente comune, sarà tenuto quanto possibile ai margini, in modo tale che non produca grandi effetti. Il controllo che hanno sui mass media lo permette, e soltanto questo è già un sintomo di dittatura.

Antonella Randazzo ha detto...

Risposta a Cinzia: grazie per i complimenti e grazie per l'informazione.

Ulisse ha detto...

X Cinzia:
Puoi mettere il link al blog di Travaglio riguardo all'articolo apparso su Vanity Fair?

Etelina ha detto...

Non preoccuparti Giovanni, so benissimo i limiti di Chomsky e come si sia clamorosamente contraddetto sull'11 settembre (che delusione...). Ciò non toglie che molte delle cose che ha scritto rimangono, a mio avviso, più che valide: tra queste la sua critica ai media statunitensi come la teoria dei "gatekeepers" (i guardiani della soglia) coloro cioè che pur parlando di certi argomenti "scottanti" fanno in modo che il dibattito non mini le vere fondamenta del sistema toccando i temi che ha elencato Antonella.
Grillo, Travaglio e lo stesso Chomsky probabilmente (e qui si capisce la sottigliezza con cui ci portano fuori strada), chi più chi meno consapevolmente mi piace pensare, appartengono a questa categoria.
Concludo dicendo che trovo molto più dibattito culturale autentico qui che in moltissime università sia italiane che estere (mi riferisco soprattutto alle facoltà di economia e politica), grazie a tutti!

Cinzia ha detto...

Eccolo. Sopra l'articolo c'è anche un link alla risposta di Corrias, a cui si è aggiunto doverosamente Travaglio (visto il clima da gogna), ai quasi 700 commenti scatenati, credo non sia mai verificata una situazione di questo tipo fino ad ora. Scusate sono rientrata un po' tardi (o presto?!) e sono proprio cotta!

http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1973646

Antonella Randazzo ha detto...

A tutti quelli che credono ancora che Travaglio sia dalla loro parte:
Se volete difenderlo provate che egli parla di Israele, di 11 settembre, di sistema statunitense o di Signoraggio in modo chiaro e veritiero.
Altrimenti astenetevi dall'inviare post pieni di osservazioni non provate, anzi, di cui si può facilmente provare il contrario. Non amo ripetermi.
Io non voglio convincere nessuno di nulla, però tengo a dire che è nell'interesse di tutti smascherare chi non è dalla nostra parte.
Io non ho nulla contro i Travaglio, i Grillo o i Colombo, ma è mio dovere di cittadina libera e con idee democratiche denunciare il fatto che queste persone non dicono tutta la verità.
Mi sarebbe piaciuto, se fosse stato vero, sostenere che Grillo o Travaglio sono dalla parte del popolo, ma dato che così non è e io sono una scrittrice indipendente (non mi paga nessuno e non mi controlla nessuno), devo dire la verità.
Mi dispiace tanto per quelli che sono affezionati a questi personaggi e ci rimangono male.
Ma non prendetevela con chi la verità ve la dice tutta.

Roberto ha detto...

Cara Antonella, hai messo per iscritto con la tua consueta capacità di analisi, quello che anch'io nel mio piccolo da molto tempo ho notato. E' tutto molto vero ed al contempo molto triste perchè ci sarebbe bisogno dell'aiuto di tutti per lottare contro questo sistema infame e questo governo così devastante per il bene comune (basti solo pensare a ciò che vogliono fare con centrali nucleari e inceneritori).
Solo su due cose voglio farti un appunto:

1) attenzione sul signoraggio a non prendere per buone tout court le teorie cialtronesche dei vari signoraggisti (tipo la banca centrale scambia i soldi stampati a costo zero con i titoli di stato e porta il ricavato alle Cayman) semplicemente perchè non sono vere e spostano l'attenzione dalla vera truffa, assai più sottile, che le banche perpetrano ai danni di noi cittadini ( e cioè la politica monetaria gestita tutta a loro favore e contro l'interesse del popolo) che ha generato disastri tipo l'esproprio di case e aziende a persone e piccoli imprenditori caduti nella trappola del debito.

2) tu non sei una piccola blogger ma una grande miniera di preziose informazioni e faro di autentiche verità.

Un saluto.

x_alfo_x ha detto...

Antonella hai completamente ragione, ma io non lo scaricherei del tutto come giornalista. Credo che ogni persona con diligenza debba sfruttare, senza disdegnare alcuno, tutti i canali informativi utili. Anche se approssimativi e superficiali, sono comunque una risorsa.

Antonella Randazzo ha detto...

Grazie per le belle parole Roberto.

Risposta ad Alfo: hai ragione, è vero che bisogna comunque imparare da ciò che di vero ci viene detto, anche se parziale.
Penso che sia l'atteggiamento a fare la differenza: mai prendere tutto per oro colato né lasciarsi prendere dalla suggestione del personaggio e credere di poter riporre acriticamente in lui la nostra fiducia. E' proprio su queste tendenze emotive che si basa la cultura di massa.
Guardiamo in faccia la realtà: chi crede che sia piacevole dover constatare che ci troviamo in una dittatura e che i media sono così controllati da far passare soltanto la voce di chi, anche se disposto a dire alcune verità, deve limitarsi in ciò che dice?
Siamo tutti uguali nelle sensibilità fondamentali e tutti noi avremmo bisogno di persone note che stiano completamente dalla nostra parte.
Quando ho iniziato a fare ricerche sul colonialismo rimanevo shockata dalle cose che scoprivo perché non credevo possibile tanta crudeltà.
Ma tramite verità così crude ho potuto capire meglio il sistema in cui viviamo (che nasconde queste cose) e oggi posso avere un migliore distacco, che mi consente di capire meglio ed essere più obiettiva verso tutto e tutti (anche me stessa).
La verità è spesso spiacevole o scomoda perchè infrange speranze e illusioni, ma non si può crescere rimanendo illusi.

Rouge ha detto...

Ciao Antonella, credo che nessuno sia immune da colpe e andandole a cercare anche noi stessi abbiano compiuto azioni a favore del "sistema" (anche solo votando, per qualsiasi schieramento). Su Travaglio non saprei che dire: alcune cose le condivido, altre le trovo discutibili (difendere la Guzzanti come ha fatto Marco dopo le polemiche seguite a Piazza Navona mi è sembrato inutile e controproducente, oltretutto perchè grazie a quelle dichiarazioni, di Grillo e Sabina dal palco, si è perso il vero senso di quella manifestazione: per dei giornalisti che dovrebbero sapere come funziona l'informazione l'ho trovato stupido). Alla fine rimango della mia opinione: ascolto tutti ma non credo a nessuno e cerco di farmi una idea sperando sia buona.
Un saluto.

Antonella Randazzo ha detto...

Però dipende anche da cosa si intende "immune da colpe", tutti possiamo sbagliare, ma accettare di essere pagati per non dire tutta la verità non è una semplice "colpa", è corruzione.
Il punto è se ritenete che queste persone lo facciano in buona fede o ne siano consapevoli.
Fatevi liberamente la vostra idea, ma non trascurate i fatti.

Antonella Randazzo ha detto...

Aggiungo che all'interno della cultura di massa, nella quale viviamo da molto tempo, veniamo abituati a valutare le persone e gli eventi non già secondo logica e fatti, me secondo suggestione e propaganda. Ciò rafforza la retorica di regime contro la vertà.
In questo caso la retorica di regime tende a minimizzare i temi fondamentali che i personaggi in questione trascurano. Oppure si tira in ballo la retorica dell'"essere uniti" come se denunciare la corruzione fosse un atto "divide et impera" simile a quelli gravissimi perpetrati dal sistema contro i popoli.
Ma occorre chiedersi:
Dobbiamo essere uniti a chi? C'è bisogno che ci tenga uniti qualche personaggio pagato dal sistema stesso? Fino a che punto chi ispira fiducia e diventa beniamino di tutti (o di tanti) può essere nocivo nel riuscire a nascondere o mistificare alcune verità? Fino a che punto i personaggi che sembrano dalla parte del popolo ma non lo sono offuscano il fatto che esiste una verità piena che i media non dicono?
C'è forse fra voi qualcuno che ha bisogno di un capo carismatico e se qualcuno gli svela le magagne di questo capo diventa reattivo?
Chi è davvero dalla parte del popolo può negare o minimizzare il potere degli stegocrati e i crimini orrendi che essi commettono in molte parti del mondo?
A queste e a molte altre domande occorrerebbe rispondere con sincerità, dentro ognuno di noi.
Ricordiamoci che il nostro interesse non è quello di trovare un personaggio carismatico all'interno della stessa cultura di massa, ma di imparare pensare con la nostra testa e ad agire sulla base di quello che liberamente scegliamo, uscendo dalla logica di massa.
come osserva Gloria Capuano, “finché la gente sente il bisogno di un carisma invece che… di cose da fare e su cui pensare, non solo rimane aperta la strada delle dittature, ma non può esserci crescita in civiltà”.

manuel vatta ha detto...

Brava Antonella, sei tosta, e dici quello che anch'io penso, non c'è via di fuga, critichi un sistema, dei politici, li vuoi confrontare con altri ma poi il re è sempre nudo.
Non c'è redenzione, non c'è scampo, avevo letto che Platone non amasse la democrazia quale forma di governo, ma preferisse l'aristrocrazia intesa come la guida del o dei migliori, insomma un'affare complesso, ma è chiaro che come disse Nietzsche: "il mondo vola sulle ali del caos" il quale caos è davvero un caos ben organizzato, dove tutti i tasselli stanno al loro posto.
Certo però che sto Berlusconi a proprio rotto è veramente senza ritegno, si fa veramente beccare con le mani nella marmellata, poi le nasconde dietro la schiena e quando gli chiedi:"chi è stato" lui con la bocca ancora sporca ti risponde che non è stato lui...insomma davvero un pò troppo.
Ma come dici tu tutto il mondo è paese...
Tanti saluti.
E continua a martellare.

Antonella Randazzo ha detto...

Travaglio ha costruito la sua popolarità sulla denuncia della vera storia di Berlusconi, poi ha continuato facendo emergere i paradossi della politica italiana.
Ho letto alcuni suoi libri e li ho trovati per certi aspetti interessanti, anche se privi delle spiegazioni delle radici dei fenomeni che denunciava.
Il personaggio Travaglio di per sé mi potrebbe essere simpatico, ma non posso certo per questo sorvolare sulle cose che non dice.
Se anche io stessa un giorno, per avere popolarità (ma non succederà perché per me la popolarità e il denaro non vengono al primo posto) vi informassi soltanto su verità parziali e prive delle radici storiche ed economiche sarebbe giusto che qualcuno lo facesse notare.

I fenomeni denunciati da Travaglio hanno cause ben precise. Ad esempio, siamo sicuri che la ricchezza e il potere di Berlusconi siano dovute soltanto al suo operato? Teniamo conto che in una vera democrazia personaggi come lui non potrebbero esistere. E’ chiaro che se non vi fosse un gruppo con un potere finanziario ed economico enorme, che esercita potere anche attraverso la mafia e la massoneria personaggi come Berlusconi non potrebbero essere creati.
Ecco allora che risulta importante capire e far emergere le radici profonde di questi fenomeni, altrimenti non si capisce nemmeno come mai personaggi di “sinistra” che in pubblico disprezzavano Berlusconi poi di fatto lo proteggevano.
E’ il sistema marcio che va sradicato sin dalle basi, non ci sono vie di mezzo. Non rischiamo di fare l’errore che ci inducono a fare in politica: votare un Veltroni per non avere un Berlusconi. Nel giornalismo ciò equivarrebbe a sostenere e dare piena credibilità ad un Travaglio per bistrattare personaggi assai più ignobili come Ferrara e Vespa.
Accontentarsi però equivarrebbe a mantenere lo status quo.

C’è un manualetto scritto dall’Associazione spagnola indipendente “La Prosperidad”, che ha fatto una serie di ricerche per far capire ai cittadini come i mass media ingannano. Cito alcuni brani dell’interessante libro (Escuela Popular “La Prosperidad” di Madrid, “Tecniche di disinformazione” Datamews, Roma 2004):

“In una società che voglia essere considerata democratica è necessario che l’informazione sembri libera… il risultato è un sistema ampio e sottile di manipolazione… Ci sono banche che finanziano i mezzi di comunicazione, le imprese che ne sono proprietarie o che ne posseggono le azioni… sull’orientamento dell’informazione influisce l’ideologia dei giornalisti e dei redattori… la loro fedeltà all’impresa ed anche una certa tendenza all’autocensura… Il contesto di una notizia, quello passato e quello presente, è fondamentale per una comprensione ed un’analisi reale. Solo così è possibile valutare seriamente un avvenimento e formarsene un’opinione. Ma quando al lettore mancano gli elementi base di un fatto, è assai difficile che riesca a farsene un’opinione. Ragion per cui… al giornale risulta più facile imporre la sua. La decontestualizzazione può essere di due tipi:
Decontestualizzazione storica… (e) notizie-puzzle: cioè la dispersione e la frammentazione delle cause/effetto di un fatto che ne impediscono, o quanto meno ne complicano, la visione d’insieme e le possibili conseguenze…
In tutti i paesi c’è una lista di “questioni riservate”, censurate e chiuse a tutta l’informazione… La conoscenza (di queste questioni) è proibita per decisione politica…
L’informazione sui partiti politici, sulle loro beghe interne, sui loro problemi, è ampia e continua… (mentre) di alcuni argomenti non si parla mai… (ad esempio) delle banche, (delle) multinazionali… implicati nei commerci internazionali più torbidi e redditizzi… (del) Fmi, la Bm, il Gatt, l’Omc… Chi controlla questi organismi? Chi ed in funzione di quali criteri decidono le politiche da attuare?...
La scelta delle fonti risponde spesso ad una strategia di manipolazione…(spesso) la pubblicazione di (un) fatto era funzionale a determinati interessi".

Franco ha detto...

Antonella io sono d'accordo con te, ma il problema e ancora una volta come fare per trasmettere il nostro pensiero agli altri miliardi di persone? sappiamo bene che la maggioranza della popolazione e gente per bene, e che il potere è guidato da poche migliaia di persone, ma loro hanno il pregio di essere organizzati(nelle società segrete ecc), mentre la maggioranza del popolo non ha nemmeno il tempo per organizzarsi e pensare. Primo perchè questo sistema ci vuole tenere distratti (il lavoro, lo stress, i problemi di tutti i giorni), secondo perchè la maggioranza della popolazione siamo come del gregge disorientato (a cominciare da me stesso). A volte quando parlo di queste cose con i miei amici o gente piu grande di me, mi prendono all'inizio per pazzo poi gli faccio leggere i tuoi libri come Dittatura la storia occulta e piano piano qualcosina anche loro cominciano a capire. Ma la strada e lunga e secondo me tutto dipende dalla informazione, se i tuoi libri cara antonella, o i libri di epiphanius sulla massoenria, fossero pubblicizzati a livello nazionale con una massiccia promozione allora forse centinaia di migliaia di persone comprerebbero questi libri e scoprirebbero come gira il mondo. ma questo secondo me non succederà, perchè è il sistema che non lo vuole. ecco perche gente come travaglio ha cosi tanta popolarrità, perchè è il sistema che lo vuole. Io ho 26 anni ma in televisione non ho mai sentito nominare nomi degli stegocrati. mai. Secondo voi questo significa che i nostri politici non sanno chi sono? non sanno che cosa è il gruppo bildberg eccc?. Evidentemente se non lo dicono e perchè loro tutti fanno parte del sistema. Poi secondo me, se qualcuno di questi politici diventasse troppo indipendente nelle loro azioni come lo furono mattei, o moro, secondo me ricomincerebbe una nuova strategia della tensione. Alla luce di tutto questo Antonella cosa possono fare i nostri politici se noi siamo schiavi dell'impero?. grazie.

Antonella Randazzo ha detto...

Chi sta in alto conosce gli stegocrati assai meglio di noi, dato che è a loro servizio.
Sono i popoli che non devono sapere nemmeno lontanamente che essi esistono e che quasi tutto quello che accade di importante è dovuto al loro potere. Per questo non hai mai trovato nei media ufficiali il termine "stegocrati", e difficilmente lo troverai.
I popoli non sono costretti a rimanere sottomessi, al contrario, il vero potere è dei popoli, ma finché essi non saranno coscienti del loro potere non potranno liberarsi.
Dire la verità su personaggi come Grillo e Travaglio serve a capire che il sistema sa che per continuare a sopravvivere deve creare anche personaggi popolari che sembrino del tutto onesti ma che non dicano ciò che non si vuole si sappia. In tal modo anche coloro che li seguono non daranno importanza a ciò che essi minimizzano o non dicono.
Per liberarci da questo sistema criminale occorre per forza essere in grado di ragionare con la propria testa, e cercare di non farsi abbindolare dai metodi sottili utilizzati dal gruppo di potere. Non è facile ma è possibile.

rocco ha detto...

Che ne pensi di Grillo e Travaglio al Parlamento europeo accompaganati da De Magistris quando scoppiò lo scandalo appunto sul caso del magistrato?
Su alcuni aspetti di questi due personaggi la penso come te, ci sono altri casi come quello citato prima che ti lasciano perplesso. Non so se facciano davvero il doppio gioco o semplicemente cercano di non essere uccisi poichè credo siano stati sicuramente minacciati di morte e quindi hanno un limite nella denuncia, continuano a fare il loro lavoro magari avendo più possibilità di successo di prima ma non possono dire tutta la verità e quindi si limitano ai contorni restando quindi mediocri.
Non so se farei lo stesso al loro posto, andare avanti rischiando la vita o rimanere lì immobili a crogiolarsi di quelle cose che sanno tutti che non funzionano ma che sai di non poter risolvere veramente se non si risolve la causa. Un'altra cosa è se Grillo/Travaglio nella posizione in cui si trovano, ne stiano approfittando avendo quindi fatto la scelta della parte del più forte. I loro guadagni dicono di sì? Loro sanno bene che anche se Berlusca perderà in futuro, il sistema reterà in piedi e quindi non cambierà molto per lungo tempo se una nuova coscienza popolare non sceglierà di costruire una realtà con giustizia, verità ed amore.

simone ha detto...

Non vorrei sembrarti schizoide, cara Antonella, ma io accetto il tuo punto di vista come pure il senso dell'attività di Grillo. L'ho già detto, in altri termini, sicché non mi ripeto. Politicamente mi considero pasoliniano, anche se, ovviamente, non posso provare i suoi stessi sentimenti verso il comunismo, che personalmente non ha niente da darmi né da dirmi, ormai. Cerco d'essere ideologicamente antitetico al potere liberista, anche se non m'identifico in nessun manifesto politico (il più bello è, io credo, storicamente datato). Ho però una gran voglia di partecipazione democratica, che non per forza deve, nel mio pensiero, assimilarsi a ciò che fa Grillo, ma Grillo è un punto di partenza. Io vorrei tanto agire politicamente allo scoperto con persone come te, Antonella. Non mi basta "sapere", il sapere come vadano le cose "realmente" non necessariamente mette capo ai fatti. Io, oggi, ho bisogno di fatti. Le idee vogliono incarnarsi, vogliono passare dalla socializzazione alla pratica. Io spero sia questo il nostro futuro, perché l'idea di invecchiare conoscendo sempre più e meglio come funzioni il mondo, senza tuttavia poterlo modificare, mi deprime.

Antonella Randazzo ha detto...

Per capire bene il senso di ciò che ho sollevato nei miei articoli bisogna uscire dalla logica della cultura di massa. Sollevare un problema non vuol dire gettare al rogo i personaggi.
Ho potuto provare che Grillo e Travaglio non dicono tutta la verità, non è un'opinione e se avete prove che confutino i fatti presentatele (cioè che parlano chiaramente del Signoraggio, del potere dei banchieri, dei crimini statunitensi e israeliani, del colonialismo, ecc.).
Tuttavia, tutti sappiamo che queste persone dicono alcune verità e il fatto che si siano messe dalla parte del De Magistris e della Forleo fa loro onore.
Abituatevi a ragionare tenendo conto che nella realtà il male non sta tutto da una parte e neanche il bene, ci sono infinite sfumature, ma ciò non toglie che la verità bisogna trovarla e dirla.
Un'altra questione è quella del "teorico o pratico": La cultura di massa pone questa dicotomia, in realtà il problema non è così stereotipato.
Conoscere se stessi è un'attività teorica o pratica? Potrebbe essere considerata teorica ma poi produce effetti pratici, poichè gli altri si accorgono se siamo cambiati e la nostra vita "esterna" cambia.
Ora, capire meglio la realtà è un fatto teorico o pratico? Non potrebbe avere forse implicazioni pratiche? E' difficile distinguere nettamente ciò che è teorico e ciò che è pratico.
L'azione diretta, il fare qualcosa di organizzato è importante, ma prima bisogna pensarci, no?
L'agire efficace è quello ben pensato.
Ad ogni modo, vorrei sfatare il mito che vede chi scrive (come me) come una persona non attiva.
Che ne sapete? Uno può scrivere ma anche agire in vari modi, o credete che agire significa soltanto riunire in una piazza o raccogliere firme?
Riflettiamo su ciò che si vuole fare per renderlo efficace, e teniamo conto che possiamo sempre fare moltissimo per noi stessi e per gli altri.

Franco ha detto...

Ma scusate, avete letto il libro di Antonella Randazzo Dittature la storia occulta?. Nel libro cè la spiegazione di come il potere economico (gli stegocrati), finanziano e inventano le ideaologie sia la destra che la sinistra. La stessa cosa succede con Beppe Grillo e Marco travaglio, e tutta la classe politica, ma non vi puzza un po che questi signori non vanno mai a fondo quando parlano dei problemi? Perchè non nomino mai i nomi degli stegocrati???. Riffletteteci.

simone ha detto...

Non li nominano perché non tutti sono e hanno le cognizioni di Antonella? Te che dici?

Cosmin ha detto...

Finalmente ecco una persona che sà tutta la verità e che dice tutta la verità!!!!
VEDO LA LUCE!!!!!!!!!

Antonella Randazzo ha detto...

Non so "tutta la verità", non sono un Dio, ma una persona come voi.
Sono semplicemente consapevole che è nel mio (e nel vostro) interesse capire la realtà dell'attuale sistema, per smettere di essere miseramente manipolata senza accorgermene.
Su che cosa credete si basi il potere dell'attuale gruppo dominante se non sull'ignoranza delle persone o sulla loro incapacità di comprendere come vengono manipolate?
Miei cari, qui non di tratta di mettere sul piedistallo o di gettare dal piedistallo qualcuno, la faccenda è ben più grave: si tratta del futuro del nostro paese, che oggi viene sempre più trascinato in basso dal denaro che ci sottraggono i banchieri (debito pubblico) e dal prevalere del potere di poche persone su tutti.
Se non vogliamo rimanere nella melma come minimo dobbiamo capire chi ci dice tutta la verità sul sistema e chi invece ci da' il contentino sulle magagne di alcuni personaggi di regime.

Alberto ha detto...

Sono contento che il blog si stia animando con tanti commenti, di buon livello, e di tante risposte di Antonella. Una domanda però resta inevasa, quella ripresa da Franco: come fare a “divulgare la verità”? In due parole ci sono due problemi enormi. La verità non ce l’ha in tasca nessuno. Qui la si cerca con molto impegno e serietà, ma qualunque cosa diciamo ne troviamo cento altri che dicono il contrario, magari anche convinti.

( a proposito: “teorie cialtronesche dei vari signoraggisti (tipo la banca centrale scambia i soldi stampati a costo zero con i titoli di stato e porta il ricavato alle Cayman)” - mi spieghi cortesemente Roberto dove va allora il ricavato della vendita di quei titoli di stato, che non c’è nei bilanci delle banche centrali, mentre vi si trova la voce “banconote in circolazione” tra le “passività” - si noti che parliamo di banconote ossimoro, ovvero che rappresentano un debito-inesigibile per legge di Stato).

La seconda parola-problema è divulgare, che letteralmente significa far conoscere al volgo, il popolo fatto di condizionati, manipolati, ignoranti, distratti, sopraffatti dalle preoccupazioni e dai dolori di una vita assurda. Un popolo in balia, nella migliore delle ipotesi, degli intellettuali di regime, tra cui i giornalisti, gli artisti, i pubblicitari, i politici, molti preti e imprenditori, i vicini di casa perché mangiano troppo o perché mangiano troppo poco, ecc. ecc. Se poi aggiungiamo gli imbecilli persi, la maggioranza esclusa dalle nostre verità diventa più che schiacciante, è soverchiante. Eppure siamo ben consci che noi stessi ne sappiamo ancora troppo poco, ma che se fossero tutti come noi molte cose storte si avvierebbero a rapida soluzione da domani mattina, per pura e semplice presa di coscienza. E questo perché almeno formalmente siamo in democrazia. Ed è difficile, anche se ci provano, sottrarci questa scelta formale, per la quale tanti antenati sono morti combattendo. E’ difficile non certo per merito del popolo, che sovrano non è di fatto ma solo per astratto diritto inevaso, ma semplicemente perché questa forma è funzionale al sistema stesso, che la sbandiera ad ogni occasione, come pilastro ideologicamente irrinunciabile degli stessi meccanismi di ricatto e rapina del popolo (se no a chi rubano?). Ecco quindi che la lotta per “divulgare” la verità è come era stata la lotta per la libertà, per la patria, per la democrazia, appunto. Quindi quando chiunque di noi si rende consapevole del verminaio in cui sta vivendo, automaticamente è arruolato in questa lotta. E visto che sono un fanatico di Eraclito, non posso non citare il suo pensiero: la vita è guerra.
Quindi ragazzi miei dobbiamo trovare una risposta concreta a come “divulgare”. Antonella è convincente quando dice che il meno peggio del sistema è pur sempre il nemico, forse ancora più subdolo e pericoloso.
Ma è pur vero che in guerra a volte ci si deve alleare con quello che passa il convento.
Un bel rebus, cosa ne pensate? Non credo che piaccia a nessuno il semplice ruolo di Cassandra.
Alberto

yourebetterthenme ha detto...

A proposito del dibattito su quanta verità viene raccontata da alcuni personaggi. http://temi.repubblica.it/micromega-online/verso-una-democrazia-mafiosa/
Cosa ne pensi ?
Saluti, ringraziamenti e complimenti Antonella per la costanza, la precisione e il metodo di ricerca storica. Con tanta stima B.

Antonella Randazzo ha detto...

Il libro "Il ritorno del principe" mi sembra interessante, anche se per il momento ho letto soltanto la recensione. Di sicuro lo leggerò.

Risposta ad Alberto: i quesiti che poni sono fondamentali. Se avessimo potere di divulgare i contenuti importanti per far capire a tutti l'attuale sistema significherebbe che non siamo in dittatura. Purtroppo così non è, infatti, si capisce perché gli stegocrati utilizzino così tante risorse per il controllo mediatico e per arginare il potere delle persone indipendenti.
Travaglio parla di "bavaglio" però non tiene conto che il maggiore "bavaglio" viene imposto alle istanze della gente comune: dei pensionati, dei precari, dei centri sociali, delle donne, degli emarginati, degli immigrati, ecc.
Caro Alberto, se fosse facile divulgare la verità allora significherebbe che la gente comune conta qualcosa, ma ciò attualmente non è.
Se dessero a me i milioni di euro che danno a Grillo farei stampare un opuscolo sul Signoraggio e lo distribuirei gratuitamente a tutte le famiglie italiane. Oppure girerei un documentario sul Terzo Mondo e sulle autorità occidentali e lo regalerei a chi ne facesse richiesta.
Le idee sarebbero tante, ma chissà perché a me i milioni di euro non li vuole dare nessuno... :c)

yourebetterthenme ha detto...

Non mi riferivo al libro, ma ai personaggi intervenuti alla presentazione del libro.Alcuni di loro sono stati investiti di ruoli strategici nella lotta alla criminalità e suppongo che in virtu' di questi ruoli abbiano avuto accesso a molte informazioni. Quante di queste vengono raccontate ?
Rileggendo il mio post mi sono accorto in effetti di essermi espresso male nella richiesta iniziale. Cmq anche io sto leggendo il libro, forse conviene finire il libro prima di esprimersi. Buona serata a tutti.

Franco ha detto...

Cara Antonella, un mio sogno sarebbe quello di poter dare a milioni di persone il tuo libro capolavoro Dittature la storia occulta. Te lo immagini se milioni e milioni di persone potessero leggere il tuo libro Dittatura la storia occulta?.La prikma copia la darei proprio a Travaglio e a Grillo. Ho sentito dire da un libraio che il libro a fine anno verrà ristampato da un altro editore. Antonella tu ne sai qualcosa? Sarebbe bello se questa volta venissero stampate piu di mille copie come tiratura, soldi permettendo. Fammi sapere grazie.

rocco ha detto...

Ho Trovato anch'io alcune notizie utile a capire alcuni personaggi come Grillo o Travaglio...

Gli assistenti dell'organizzatore del gruppo di Milano (Gianroberto Casaleggio, Davide Casaleggio e Mario Bucchich) sono 3 dei 5 associati di una società chiamata Casaleggio e Ass. c'è il sito con le foto

- L'organizzatore di Milano, Maurizio Benzi, lavora per la Casaleggio e Ass. - c'è un'interessante blog del suo ex professore, Maurizio Goetz, su IMLI - oltre a scrivere articoli per E-conomy - illuminante quello sulla Social Network Analysis.
Come hai già detto tu cara Antonella:
- La casaleggio e Ass., guarda caso, si occupa di "creazione di gruppi di pensiero e orientamento", "indirizza tecniche di Social Network per le società che operano nel relationshp business", "sviluppa social netwok applications" (software) e "definisce struttura, scopo e percorso attuativo dell'utilizzo della Rete per i propri obiettivi di business" -

- La Casaleggio e Ass. è l'agenzia che ha prodotto il blog di Beppe Grillo ed è anche consulente dello stesso per tutta la sua attività in rete. E' la stessa, infatti, che gli suggerisce le operazioni e le iniziative da svolgere in (o mediante) Intenet, così come è avvenuto per MeetUp - . vedere di nuovo il blog di Goetz

Non sarà che siamo cavie orientate e stimolate a fare quello che altri vogliono?
Non sarà che la forza trainante di Grillo, forse anche lui circuito (perchè non riesco proprio a vederlo artefice), è diventata strumento di web-marketing?
non sarà che la Casaleggio e Ass., insomma, abbia messo in piedi questo circo per raggiungere propri obiettivi poco nobili, nascondendoli dietro alle indubbie buone cause e sfruttando le indiscutibili capacità catalizzatrici di Grillo?

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Grazie per il bel post. Anche a me non convince molto l'operato dei vari Travaglio e Grillo. Poi, quella mania di prendere come esempio gli Stati Uniti, è di per se un crimine contro l'umanità.
Un po' come dare il premio Nobel per la Pace ad Henry Kissinger o considerare Mandela un terrorista.
Il tipico ribaltamento della realtà.
Un caro saluto.

Antonella Randazzo ha detto...

Tutte le società che hanno stretti rapporti con altre grandi società statunitensi e con i grandi gruppi bancari dovrebbero insospettire, no? O pensate che i banchieri che finanziano queste società siano filantropi?
Mi dispiace tanto per chi ha creduto tanto all'onestà di Grillo, ma attualmente è evidente che egli non è libero ed è protetto (e pagato) dal sistema stesso attraverso la Casaleggio Associati.
Con questo non voglio dire che tutto quello che lui dice e fa è sbagliato, mi limito soltanto a far notare che egli non è disposto a parlare di cose che riguardano le radici del sistema attuale, e lo stesso fanno altri personaggi come Travaglio o Colombo.
Per quanto riguarda il libro "Dittature" sto aspettando notizie per una possibile ristampa (attualmente, per chi non lo sapesse, è esaurito).

Roberto ha detto...

Alberto il giro per immettere in circolazione una banconota da 100 euro è questo (così come mi è stato spiegato da chi se ne intende assai più di me):
lo Stato stampa un titolo (BOT CCT ecc.) del valore di 100 euro, lo colloca sul mercato e gira il ricavato alla Banca Centrale la quale lo mette nella riserva (attivo).Questa poi stampa la banconota girandola allo stato (passivo). Quella riserva non può essere monetizzata dalla banca perchè è a garanzia della banconota messa in circolazione.
Ora ci sono gli interessi da regolare. Lo stato deve pagare gli interessi sul debito che ha contratto con il mercato quando ha collocato i titoli. A sua volta però la BC investe la riserva che genera un interesse che per legge deve girare allo stato al netto delle spese di gestione. Quindi a meno di queste ultime allo stato quel debito non costa niente (per esigerlo la banca deve farsi restituire le banconote) e la BC non ci guadagna niente.
Allora le banche sono innocenti? Niente affatto. La truffa c'è ma è più subdola.
Come saprai dopo il trattato di Mastricht gli strumenti della Politica Monetaria sono passati in maniera esclusiva nelle mani della BCE. Questi consistono sostanzialmente nella regolazione del circolante, dei tassi di sconto e della Riserva Obbligatoria (RO) delle banche commerciali. E come li ha usati questi parametri la BCE? Ovviamente a suo vantaggio e dei suoi soci (SEBC).
Loro tengono il circolante basso (stampano poca moneta) e la RO a sua volta molto bassa (oggi è al 2%). In questo modo essendoci scarsità di moneta persone e imprese la vanno a cercare presso banche e finanziarie che con RO al 2% hanno grandi capacità di prestito. Ricordo infatti che la RO è la percentuale sui depositi che la banca non può prestare ma deve versare come riserva. Con RO al 2% si può dimostrare che su un deposito di 100 euro il sistema bancario nel suo complesso può prestare fino a 5000 euro!
Questa corsa all'indebitamento è stata favorita dalla BCE tenendo inizialmente il tasso di sconto molto basso, dopodichè con scuse varie questo è stato alzato fino a mettere in seria difficoltà soprattutto le famiglie con mutui e le piccole aziende che sono poi state ulteriormente strangolate con la truffa dei derivati.
Il signoraggio è un falso problema che distoglie da quello vero che ti ho esposto con le mie poche conoscenze e contro il quale dovremmo lottare innanzitutto chiedendo che siano i governi ( che in teoria sono controllati da noi attraverso le elezioni) a gestire la PM e non dei banchieri eletti da nessuno e che per statuto non hanno neppure l'obbligo di rendere pubblici i verbali delle loro riunioni. Altro che trattato di Lisbona che invece concentra nelle mani dei tecnocrati altri fondamentali poteri.

Un saluto.

Cinzia ha detto...

Ciao Antonella,
vorrei tornare alla questione del "teorico o pratico".
Concordo perfettamente con te che la distinzione tra ciò che è teorico e ciò che è pratico non è così netta come vorrebbe farci credere la cultura dominante, però, forse sarò anch'io preda di questa cultura ma spesso mi chiedo se non ci sia un modo con il quale dare maggiore efficacia alla consapevolezza che coltivo e che da indubbiamente i suoi frutti. Certo io vengo da una generazione, quella degli anni '60, abituata a mettere in pratica la teoria con strumenti che ad oggi risultano assolutamente inadeguati e mi riferisco alle solite manifestazioni non meno che alle petizioni, per non parlare poi dei referendum che a quanto appare hanno una scadenza di validità(!), dal momento che si riparla e si straparla ancora di nucleare, aborto ecc.
Ciò che dici di sacrosanto è che l'agire efficace è quello ben pensato. Dobbiamo pensarci e pensarci molto attentamente a coniugare dei nuovi modi di agire che siano funzionali ad una nuova e più completa consapevolezza e soprattutto più efficaci ed incisivi nella lotta ad un sistema di controllo sempre più sofisticato, questo credo che sia un passaggio importante e allo stesso tempo delicato. Delicato perché operare le giuste scelte di lotta attiva è l'unico modo di non ripetere gli stessi errori fatti precedentemente, di cui io stessa sono stata testimone, che hanno vanificato in una manciata di anni tante speranze.
La Rete è già una strada, ma non può essere l'unica.

Antonella Randazzo ha detto...

Cinzia, se fai riferimento all'associazionismo sono d'accordo con te, possono esistere associazioni costruttive e utili. Secondo me anche i metodi degli anni Sessanta e Settanta sono ottimi (manifestazioni, proteste, sollevazioni, ecc.), il problema è che oggi sono quasi sempre cooptati (vedi Grillo e C.) oppure resi difficili (permessi, controlli, ecc.). Rispetto agli anni della contestazione giovanile gli stegocrati si sono fatti molto furbi e hanno fatto in modo che organizzare fenomeni di piazza autentici risultasse molto difficile. Vorrei ricordare, anche se non ho vissuto quegli anni, che all'epoca esistevano parecchie pubblicazioni operaie o studentesche, (che erano utili alle organizzazioni e informavano davvero) cosa che oggi non c'è più sia perché il gruppo dominante ha "assorbito" quasi tutte le pubblicazioni, sia perché sarebbe troppo costoso. Le pubblicazioni informavano anche sulle manifestazioni o proteste organizzate, e permettevano a tutti di capire l'importanza degli avvenimenti e delle proteste. Oggi, invece, come molti sanno, le cose vengono mistificate dai media o non dette. Tanto per intenderci, se dovessimo noi organizzare una manifestazione, avendo soltanto un'utenza di poche migliaia di persone sparse per l'Italia, il risultato, nella migliore delle ipotesi, sarebbe quello di avere una partecipazione di poche decine di persone. Questo significa oggi non appartenere ai media di massa, ma ad un'utenza per alcuni aspetti "scelta" fra quei pochi che ancora credono di poter ragionare con la propria testa, senza capi carismatici o trascinatori mediatici.

Per chi vuole leggere qualcosa sul signoraggio e sul sistema finanziario:
http://antonellarandazzo.blogspot.com/2007/11/psicologia-della-finanza-parte-i-le.html

Cervo ha detto...

Ciao, Antonella. Volevo chiederti se anche tu sei mai stata vittima di indimidazioni o tentativi di omicidio. Ti hanno mai sabotato l'auto/la moto/motorino? Sono mai entrati in casa tua quando non c'eri?
Hanno mai minacciato i tuoi familiari o i tuoi affetti?

Ho letto su un blog di un altro tipo che a lui la Massoneria fa queste cose.

Secondo me quando iniziano a fare queste cose è perchè sei vicino alla verità e LORO (i Massoni o gli stegocrati o i banchieri) hanno paura.

A Beppe Grillo o a Travaglio sono mai successe queste cose? No perchè loro fanno solo finta.

Antonella Randazzo ha detto...

Grazie al cielo non ho mai avuto minacce, soltanto ogni tanto ricevo strane e-mail che inneggiano alla violenza e tentano di spaventarmi, ma io le cancello subito.
Nel mio caso è difficile colpirmi perché non posseggo automobili, nè motorini nè altri mezzi.
Comunque, ti dico la verità: non sento di avere nemici ma soltanto constato l'esistenza di persone molto involute che impediscono a tutti di crescere sotto tutti i punti di vista (economico, sociale, morale, ecc.).
Ovviamente, queste persone sanno che, grazie alle mie ricerche, io so cose che molte persone non sanno e nemmeno crederebbero, ma sanno anche che il mio potere è molto limitato, dato che i miei lettori sono pochissimi (poche migliaia).
Sanno molto bene che se anche racconto la verità sui vari Travaglio e Grillo, molti non mi leggeranno e fra quelli che mi leggeranno molti continueranno ad essere influenzati molto di più dai Grillo e dai Travaglio, perchè quello che dicono queste persone è notevolmente amplificato dai mass media, e la loro popolarità si basa anche su meccanismi suggestivi tipicamente mediatici. Li hai visti alla TV, sono conosciuti, popolari, è ovvio che avranno più peso mediatico di una persona che non è mai stata in televisione e che è semisconosciuta.
Comunque a me va bene così, non potrei mai appartenere alla cultura di massa, al contrario, io spero che il futuro dell'umanità sia fatto di persone che non hanno bisogno di "vip", personaggi trainanti o carismatici.
Le società del futuro saranno società libere, in cui i media saranno strumenti utili ma non condizionanti. Ciò accadrà perché il gruppo dominante sarà deposto e i popoli riprenderanno la loro autoconsapevolezza e il loro potere.
Fantascienza? Forse oggi, ma dato che il sistema non potrà andare avanti in eterno...
Si spera solo che le persone siano così accorte da non aver bisogno di una guerra per "svegliarsi".

Cervo ha detto...

Allora penso che quel tipo del blog cui fanno un attentato ogni due mesi deve essere molto influente? Pensa che i Massoni sono pure entrati in casa sua e gli hanno drogato la fidanzata, lui è tornato è l'ha trovata priva di coscenza! Roba da pazzi. Naturalmente queste notizie non le danno. Figuriamoci.

Scusa, Antonella, ma sul Signoraggio hai ragione tu o ha ragione Roberto?

Perchè Roberto ha detto il contrario di quello che c'è scritto nel sito www.signoraggio.com che è il sito che tu usi come fonte nel tuo articolo sul Signoraggio. Volevo capire quale è la verità.

Alberto ha detto...

Scusa Antonella, è già uscito il tuo nuovo post che leggerò con calma, ma qui approfitto per rispondere a Roberto su un punto tecnico ma cruciale.

Innanzitutto grazie a Roberto delle spiegazioni e del modo garbato. Generalmente chi ha pareri discordanti su questi temi si scontra non proprio cavallerescamente ...

Le informazioni che ho io sul meccanismo di emissione di cartamoneta sono diverse, tecnicamente e sostanzialmente.
Lo Stato, tramite Tesoro, non colloca in prima persona i titoli del debito pubblico extra, emessi in più rispetto ai consueti rinnovi alla scadenza di quelli vecchi. Li cede invece direttamente a Banca d'Italia come merce di scambio, ottenendo le corrispondenti banconote fresche di conio. E' la Banca d'Italia che poi distribuisce questi nuovi Titoli di Stato alle banche commerciali (che sono anche i suoi principali azionisti, come Intesa-SanPaolo, Unicredit, ecc.) affinchè li collochino alla clientela, ovvero li vendano in cambio di contanti (se fosse come dici tu non ci sarebbe bisogno di stampare altre banconote, visto che le fornisce il mercato). Il punto è come seguire la strada di questa liquidità drenata dal mercato e corrispondente, grosso modo, alle banconote appena stampate e cedute allo Stato. La Banca Centrale non le considera utile, perchè a bilancio vanno a compensare le banconote appena stampate e registrate come passività.
Perchè Vespa non invita Draghi e gli pone questa semplicissima domanda?
Questo è il signoraggio primario, di una chiarezza esemplare, e corrisponde nell'ultimo decennio ad una media tra i 4 e i 5 miliardi di euro l'anno, a testa poco meno del canone RAI, ma pagato alla fonte da tutti gli italiani, compresi neonati e 'vu cumprà.
Quello cui accenni nel seguito è invece il signoraggio secondario, praticato direttamente dalle banche commerciali che offrono credito in piena autonomia, e che si pretende regolare col tasso di sconto imposto da loro stesse tramite BCE.
Poi c'è la bolla della speculazione finanziaria, degli strumenti finanziari, dei derivati con effetto leva (paghi uno compri 20) ecc. ecc. A mio avviso, oltre che di un gigantesco casinò dove il banco vince sempre, si tratta di un signoraggio terziario ancora più grande, come la base di una piramide la cui piccola cima è la stampa di moneta-debito-inesigibile (che guarda caso si vuole ridurre sempre più, vedi comunicazione ABI del primo aprile 2008). Il proprietario del contante, stampato su ogni banconota, è l'emittente privato BCE, non più lo Stato come ai bei tempi.

Sto collaborando con Claudio Messora (byoblu) per preparare un intervista a Salvatore Tamburro, autore di una famosa tesi di laurea sull'argomento, reperibile in internet.
Sarebbe interessante approfondire con Antonella questo argomento, che anche per lei è il primo della lista.
A presto
Alberto

Antonella Randazzo ha detto...

Per approfondire la questione del signoraggio consiglierei di leggere gli articolo "Psicologia della finanza" prima e seconda parte, poi anche almeno due libri indicati nella bibliografia.

http://antonellarandazzo.blogspot.com/2007/11/psicologia-della-finanza-parte-i-le.html

http://antonellarandazzo.blogspot.com/2007/11/psicologia-della-finanza-parte-ii.html

Sul signoraggio stanno cercando di creare confusione in modo tale che ci scontriamo fra noi e non comprendiamo veramente la truffa.
Prima di formarvi un'idea, studiate e leggete quanto più possibile!
Comunque, il punto centrale che dovrebbe essere chiaro a tutti è che un gruppo di persone ci usurpa la sovranità monetaria privandoci dunque anche del potere di sviluppo economico, con tutto ciò che ne consegue.

Roberto ha detto...

Per Alberto:

la questione tecnica di chi e come colloca i titoli sul mercato non è essenziale. Diciamo che il ricavato della vendita di questi titoli finisce nella riserva della BC tra le attività (e non è vero che le banconote le fornisce già il mercato perchè chi compra un BOT ovviamente non va lì con la carriola piena di soldi. Sono solo addebiti di c/c, in pratica impulsi elettronici).
Sulla base di questa attività, quindi la banca stampa soldi e li passa allo stato. La riserva non può essere monetizzata e incassata dal banchiere per comprarsi il panfilo perchè altrimenti si perderebbe la garanzia a fronte delle banconote stampate.
Se infatti queste venissero ritirate dalla circolazione la banca le dovrebbe riscattare proprio utilizzando tale riserva.
Quest'ultima viene invece investita per generare interessi che, defalcati di spese varie, sono poi passati allo stato.
Sul bilancio di banca d'Italia 2006
(http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relann/rel06/rel06it/bilancio/rel06_19_amm_bilancio.pdf)
si nota infatti nel conto economico la voce interessi attivi di circa 4,5 miliardi che corrispondono più o meno agli interessi sui 105 miliardi di banconote in circolazione.

Il vero problema, dal quale le menti raffinate che gestiscono le BC, vogliono distoglierci l'ho esposto nel mio intervento precedente. Voglio solo far notare che se, ad esempio, la RO venisse portata dal 2% al 20%, da 100 euro di deposito il sistema bancario nel suo complesso potrebbe prestarne solo 500 e non 5000 com'è oggi. Questo costringerebbe la BC ad aumentare il circolante che come abbiamo visto è denaro gratuito per lo Stato e ciò produrrebbe certamente una diminuzione del debito pubblico con tutti i benefici effetti che ne deriverebbero. E' circa la situazione della Svizzera che ha un circolante percentualmente doppio rispetto al nostro e infatti loro stanno assai meglio di noi.
Verissimo che si vuole ridurre sempre più la stampa di moneta, infatti da questa attività la banca non ci guadagna nulla mentre se ci portano ad usare solo carte di credito e bancomat possono controllare dove e come spendiamo i soldi e inoltre ci possono bloccare con un semplice click di mouse.
Sono assolutamente d'accordo sulla gigantesca bolla finanziaria, ma più che di signoraggio lì parlerei di bieca truffa speculativa. Si parla di qualcosa come 600 trilioni di spazzatura finanziaria (dieci volte il PIL mondiale) creata dalle banche speculatrici che sta producendo il collasso del sistema finanziario occidentale (abbiamo già visto i primi sinistri scricchiolii con la Northern Rock, la Bearn Stern e le colossali finanziarie Fannie e Freddie). Tutto ciò purtroppo è gestito e pilotato dagli stegograti, come ci insegna Antonella, i quali assieme alla crisi energetica lo utilizzeranno per imprimere una svolta epocale al mondo così come lo conosciamo oggi.

Saluti.

durby ha detto...

Ciao Antonella,
beh...da quando hai deciso di prendere in mano la patata bollente Grillo\Travaglio il blog si è decisamente animato. Personalmente li ho sempre seguiti con interesse ho condiviso le loro esternazioni. Ma credo che le persone realmente libere debbano analizzare i fatti che hai esposto, denunciando le omesse verita' che li collocano come parte del sistema e non al di fuori di esso.Quindi per quanto mi riguarda, saro' sempre piu' influenzabile da chi come te, puo' provare cio' che dice, che da finti oppositori del sistema.
Un ringraziamento sincero per aver condiviso le tue ricerche e conoscenze. Grazie
Ale

Antonella Randazzo ha detto...

Grazie davvero per il tuo post Ale, e ringrazio anche tutti coloro che mi hanno scritto (sul blog e in privato) manifestando una grande intelligenza, non comune all'interno della cultura di massa, in cui molte persone giudicano per "suggestione" o sulla base del personaggio offerto e creato dagli stessi media che noi sappiamo essere pesantemente manipolati.
Sapevo che toccando tasti come questi, ovvero personaggi che vengono considerati "onesti" e "disinteressati informatori" come Travaglio e Grillo avrei sollevato feroci polemiche, ma ero certa che
le persone più disponibili ad un vero processo di crescita (interiore e civile), contro il degrado offerto dai mass media, avrebbero capito e apprezzato.
Qualsiasi cosa può accadere, sappiate che vi dirò sempre ciò che è vero del sistema, anche se potrà non essere popolare o facilmente condiviso.
Non mi importa certo il trascinare le masse, ma l'indurre a riflettere chi, come me, non cerca palliativi all'oppressione ma un vero percorso di libertà.

Antonella Randazzo ha detto...

Per tutti coloro che hanno scritto post offensivi oppure ripetitivi, che dicevano soltanto "ti sbagli" senza portare alcun argomento valido ma facendo leva su fattori emotivi come fa la propaganda tipica della cultura di massa: ad esempio "non dobbiamo essere divisi" oppure "proprio tu che parli di bene e unione" ecc. :
Qui non si da' alcun sostegno alla cultura di massa perché purtroppo già gode altrove di tanta forza.
Qui non si pubblicano post infamanti e offensivi perché è da ottusi pensare che la libertà di parola significhi licenza di offendere o di infamare.

Ogni tanto anche qui arrivano post molto carichi emotivamente. Ogni blog o sito serio ha una moderazione, c'è anche nel blog di Grillo, nei siti di Travaglio, e in moltissimi altri. Questo ha una ragione ben precisa: chi opera su Internet capisce ben presto che molti lettori di forum e blog utilizzano Internet come un mezzo per sfogare rabbia e frustrazioni, rafforzando lo stereotipo del cyberspazio come spazio "libero", in cui poter dire ciò che nella vita reale non si può dire. Al contrario di ciò che può sembrare, questo non corrisponde a maggiore libertà, ma svela una grande frustrazione prodotta dalla cultura di massa, che reprimendo il reale pensiero e la sensibilità degli individui, produce rabbia e desiderio di sfogo emotivo. Internet incoraggia tale sfogo poiché può permettere di parlare senza avere nome e volto. E' tale anonimato a produrre un senso di licenziosità. Su alcuni forum o blog questa licenziosità viene permessa, come si volesse incoraggiare uno sfogo "innocuo", in quanto privo di pericoli per il sistema. Allo stesso tempo tale deroga alle normali "buone maniere" incoraggia a rendere Internet un luogo non costruttivo o non del tutto costruttivo, poiché chiunque potrà essere insultato e deriso, senza alcun rispetto per la persona. Il rispetto è la base su cui si fonda un dialogo o un'interazione costruttiva, e dunque, venendo a mancare, viene spazzata via ogni possibilità di dialogo costruttivo.

Alla cultura di massa conviene che Internet diventi una babilonia in cui tutti accusano tutti, ma dato che alcuni blog (come questo) e siti si prefiggono l'intento di essere costruttivi e di tutelate la qualità, devono per forza eliminare le voci non pertinenti, infamanti o rabbiose.

Alcune persone, rabbiose perché i loro post non sono stati pubblicati, potrebbero prendere la moderazione come pretesto per tentare di colpire chi non accetta l'identificazione fra Internet e l'informazione discutibile o di scarsa qualità.
Queste persone sarebbero capaci di osannare personaggi come Travaglio e Grillo, che nascondono i crimini delle persone che hanno portato il nostro paese alla deriva, e scagliarsi contro i piccoli blogger che la verità la dicono tutta, soltanto perché questi ultimi nel loro spazio privato si attribuiscono il diritto di non pubblicare post sciocchi, ripetitivi o calunniosi (in quest'ultimo caso hanno l'obbligo di non pubblicarli, dato che potrebbero avere conseguenze legali).
Consiglio a tutti coloro che ritengono meno grave nascondere i crimini come le torture, le guerre e l'uccisione di persone inermi, rispetto alla mancata pubblicazione di post aggressivi e infamanti, di andare a leggere altri siti e blog, ce ne sono tanti altri più adatti a voi.